Strade di ferragosto

Il cielo è azzurro ma non terso. Le nuvole si affacciano timide dall’arco alpino e avanzano lentamente verso la pianura.

Qualcuno aspetta alla fermata dell’autobus, qualche coppia passeggia coi bambini, c’è chi prende il sole al parco mentre altri si attardano a tavola e le loro voci giungono dalle finestre spalancate.

Io inforco la bici e mi lancio alla conquista della striscia d’asfalto in questo giorno d’estate, quando la città è sonnolenta.

Le strade di periferia sono deserte. Gli unici rumori in sottofondo sono il fruscio del vento tra le foglie, lo scroscio dell’acqua da una fontana e il ronzio di un’ape che danza tra i fiori.

Mi fermo, osservo, registro mentalmente le informazioni. Risalgo in sella e lascio che il vento mi accarezzi il viso.

E vi regalo queste parole di Robin Williams: “Quando posso vado in bicicletta, da solo. E osservo la gente”.

Buon ferragosto!

© Monica Arianna Zanetti 2014