Incipit

I miei libri e il mio caffè

Il titolo di questo post è totalmente estraneo al suo contenuto.

Non è un incipit che preluda a un proseguimento di queste poche righe, che sono state imbastite su una frase pronunciata tra amiche, gustando un caffè al banco di un bar nel centro di Torino.

Rappresenta però un incipit per me stessa e siamo in due a conoscerne il motivo.

Grazie Nita!

Non fa rumore. È silenziosa. Impercettibile.

Puoi trascorrere una giornata intera senza realizzare la sua presenza e notare, affacciandoti alla finestra, che lo scenario è completamente cambiato.

Ha ricoperto ogni cosa: dal prato alla strada, le inferriate del cancello, le auto parcheggiate, le panchine ai giardini, i tetti, i rami spogli degli alberi.

La coltre bianca ha monopolizzato la scena sulla tavolozza dei colori. Tutto è monocromatico, un’unica tonalità bianca arricchita da riflessi cangianti che nascono all’incontro dei timidi raggi di sole con il manto farinoso.

Calata la notte, nella valle, l’unica melodia udibile viene dal canto unisono del silenzio e della neve.

Fuori fa freddo; dentro, il camino assolve il suo compito, lanciando strali di calore attraverso la stanza.

Il cellulare non prende, non ho il televisore e nemmeno internet.

Sono come tagliata fuori dal mondo.

Non importa. Sono seduta sul divano, rannicchiata sotto la coperta, il gatto acciambellato ai miei piedi, ho i miei libri e il mio caffè, sensazione di libertà impagabile!

 

libro caffè camino (Large)

 

© Monica Arianna Zanetti 2015